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BIOCHAR
Il Biochar
Il biochar è carbone vegetale che si ottiene dalla pirolisi o dalla gassificazione delle biomasse vegetali (potature, stoppie di mais o grano, lolla di riso, mallo e gusci di mandorla, fogliame secco, ecc.)
Il biochar ha un contenuto di carbonio tra il 60 e il 90%, e, se applicato ai suoli, è un potente ammendante. La sua elevata area superficiale aumenta la ritenzione idrica e quella degli elementi nutritivi che rimangono più a lungo disponibili per le piante; migliora inoltre la struttura del terreno e le sue proprietà meccaniche, e ciò provoca un impatto positivo sulle rese agricole, diminuendo il fabbisogno di acqua e fertilizzanti .
La struttura compatta del biochar permette a questo prodotto di resistere all'attacco dei microrganismi del suolo, per cui il Carbonio contenuto può essere accumulato anzichè rilasciato in atmosfera sotto forma di CO2, come nel caso del compost o dell'abbruciamento dei residui di potatura.
L’impiego di biochar sui terreni agricoli permette inoltre di ridurre le emissioni di N2O dal suolo, gas a effetto serra con un Global Warming Potential 296 volte maggiore della CO2 (IPCC, 2001).
Da questo quadro emerge che l'uso del biochar è una tecnica di mitigazione dei cambiamenti climatici che non solo si dimostra carbon neutral, ma addirittura carbon negative, ovvero sequestra più carbonio di quanto ne emetta per produrre energia. Si stima che una fattoria di 250 ettari che utilizzi biochar addizionato d'azoto sia in grado di sequestrare 1900 tonnellate di carbonio all’anno.
Grazie alle grandi quantità di Carbonio stabile, cioè di quel Carbonio a lento rilascio che non si degrada in tempi rapidi a metano o CO2, entrambi gas climalteranti, il Biochar può quindi sensibilmente migliorare le rese produttive dei campi e impedire gli effetti di desertificazione, principale conseguenza della coltivazione intensiva. Per ultimo, ma non certo per importanza, l’apporto di Carbonio derivante da processi termochimici quale quello contenuto in misura notevole nel Biochar, consente lo stoccaggio, e quindi il sequestro nei terreni trattati, di elevate quantità di Carbonio, che secondo la normativa vigente possono essere considerate un sequestro di lungo termine di CO2, uno dei gas climalteranti ai quali la comunità internazionale ha rivolto l’attenzione a partire dal Protocollo di Kyoto e di seguito negli accordi europei sfociati nella Strategia Europa 2020 e per ultimo negli accordi COP 21 di Parigi 2015.
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PARTNERSHIP


BIOCHAR SICILIA
ITES coordina Biochar Sicilia, un progetto integrato di filiera volto alla valorizzazione delle biomasse di scarto derivanti dalle colture tipiche siciliane (mandorlo, agrumi, olivo e vite) per la produzione di Biochar di qualità e la sua commercializzazione come ammendante.
ICHAR
ITES è membro di ICHAR, Associazione Italiana Biochar. L'associazione ha lo scopo di promuovere soluzioni, tecnologie, studi avanzati, attività dimostrative e progetti educativi finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera attraverso l’uso di BIOCHAR e comunque di biomasse vegetali e di tutti i loro sottoprodotti.
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